Perditi ad esplorare il mondo di Blame! Uno spettacolo per gli occhi.

“Blame!” è un manga creato da Tsutomu Nihei, noto per il suo stile distintivo e le atmosfere cupe e futuristiche. Pubblicato per la prima volta nel 1998, questo manga ha catturato l’attenzione dei lettori per la sua trama enigmatica e l’ambientazione straordinaria. La serie è stata pubblicata inizialmente dalla casa editrice Kodansha nella rivista di manga “Afternoon” e si è conclusa nel 2003 con un totale di 10 volumi.

Tsutomu Nihei, l’autore di “Blame!“, è un architetto di formazione, e questa influenza si riflette chiaramente nelle intricate strutture e nei vasti spazi urbani del manga. Nihei ha creato “Blame!” con un’attenzione meticolosa ai dettagli architettonici e un approccio minimalista alla narrazione. La sua esperienza e il suo interesse per le costruzioni gigantesche e oppressive conferiscono al manga un’atmosfera unica e avvolgente.

“Blame!” è ambientato in un futuro distopico dove un’enorme megastruttura chiamata “La Città” si espande senza fine.

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La storia segue le avventure di Killy, un enigmatico protagonista con una pistola potente conosciuta come “Gravitational Beam Emitter”. Killy è alla ricerca di un essere umano con il “gene terminal di rete”, l’unica speranza per fermare l’espansione incontrollata della Città e riportare ordine.
Durante il suo viaggio, Killy incontra vari personaggi e creature, tra cui Cibo, una scienziata ciborg che diventa sua alleata. La storia esplora temi di isolamento, sopravvivenza e l’interazione tra uomo e macchina, mentre Killy affronta nemici potentissimi e sfide inimmaginabili all’interno della Città.

“Blame!” è considerato un capolavoro del genere cyberpunk e ha influenzato molte opere successive. L’ambientazione e il design visivo di Nihei hanno stabilito nuovi standard per la rappresentazione dei mondi distopici e futuristici nel manga e negli anime. La serie ha generato adattamenti animati, tra cui un film di animazione in CGI prodotto da Polygon Pictures e distribuito su Netflix nel 2017, che ha ulteriormente diffuso la popolarità dell’opera a livello globale.